10 June 2024

Oscar 2025 (my previsions) ~ part one: Furiosa, a Mad Max Saga

 Tonight we saw Furiosa ~ a Mad Max Saga.

Ok, I’m a Hokuto no Ken child, and I just loved Mad Max, so I was a little afraid they would ruin it.



Well, they didn’t!

The world is so perfectly buildt, the environment, the mood, the characters..everything fit in, and wasteland has never been so true to itself!

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Anya Taylor Joy does an excellent job, in this role, as well as Chris Hensworth (I was a little doubtful about the last one, actually). 

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Am I smelling Oscar 2025 nominations here? Absolutely! Make up and costumes, of course, sound was amazing and the filming, along with the photography. I’m not sure about the performances, very good but maybe not so «strong» to reach the nominations level. 

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Looking forward to see if I guessed right!



17 March 2023


 Happy st. Patrick’s day, everyone!






To celebrate this day I’m posting a throwback to my trip to Dublin, few years ago, with this photo shot inside the Guinness factory. As always I’m trying to investigate the origins of this day: we can easily find out that all we know about St. Patrick was written by the man himself, except the date of this death, obviously.

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The Celts were celebrating spring equinox, as many other cultures around the worlds, in those days, so, by using the common practice of syncretism, there’s a huge probability that the date was later fixed by christians in a day preceding the spring equinox. Actually, even if people were unofficial celebrating St. Patrick in those days, the day was not fixed until the 17th century.
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Btw, did you know that Guinness beer is now a totally vegan beer? It may sound strange to point that out, but if you watch at the ingredients list of many (MANY) other beers, you’ll find isinglass, a fish derivate hugely used to clarify the beer. Just check at carnivore.com, to find a list of all the vegan and non vegan beers, and your mind will be blown away.
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But now: let’s enjoy st. Patrick day with friends and a glass of something good!

Slàinte!

13 March 2023

Guilty Pleasure: Oscar Night 2023

As every year I wait in excitement for the Oscar night (even if often the movies I would like to see there are not nominated), but I still think it's fun to see who's winning, to try to understand the world we live in. The winners of the Oscar night are often the most "feelgood" and "politically correct" movies, so even if some of these may be good, they often aren't. The ongoing war in ucraine is of course influencing the nominees and the winners, and as always actuality is mirrored in moviemaking. the realism in movies is still going strong, as it should be. Just try not to just follow one stream of thought, try to think freely in any situation.

I've been guessing the nominations, and tried hard to watch as many movies as possible, even though here in Norway many movies'll come after their eventual victory.

So here it come my personal opinions on the nominated I got to watch. It may be a winner here, or maybe not. Enjoy the night, the red carpet, and try and watch some good movies, not only the "blockbusters", with huge productions and little meaning. Here we go!

13 February 2023

Sanremo 2023 - considerazioni intorno ad un festival che è un'istantanea di un paese, nel bene e nel male.

Per me che vivo lontano dall’Italia da ormai 16 anni, Sanremo é diventato un’importante opportunità di mettermi à jour con l’attualità del mio paese, non solo per la musica ma soprattutto per tutto quello che orbita intorno a questo festival.





Per chi non lo sapesse (sto condividendo questo post con i miei amici norvegesi) il festival di Sanremo non è un festival della musica in genere, ma in particolare della canzone italiana. Scegliendo di utilizzare la parola “canzone” abbiamo già circoscritto il genere musicale protagonista di questi cinque giorni ricchi di eventi.


Le polemiche e le discussioni iniziano già diversi mesi prima, quando gli artisti in gara vengono annunciati, con gran clamore, durante il telegiornale di punta della principale rete pubblica. Questo perché la politica non vede di buon occhio artisti che possano mirare il loro ruolo di agenda setter. Utilizzare i media per veicolare gli argomenti di cui si desidera trattare dietro ai banchi del Parlamento non basta più quando artisti controversi calcano il palco di Sanremo, ed esprimono le loro idee sovversive liberamente (o quasi) davanti a milioni di spettatori.


Durante i cinque giorni di festival, uno share del 60% in media si è ritrovato davanti agli schermi (sia utilizzando tv tradizionali che altre piattaforme di streaming), ed un messaggio veicolato davanti a così tante persone assume un valore estremamente importante, nel bene e nel male.


I temi di quest'anno hanno generato discussioni nelle famiglie, nelle scuole, ai bar. Si è trattato di amore libero, prostituzione, di rabbia, depressione, relazioni in crisi che non si riesce ad affrontare e problemi familiari, tutti temi attualissimi messi in scena da attori (gli interpreti delle canzoni) che molto spesso li hanno vissuti, o li stanno vivendo in prima persona.


Mentre parte della politica si è concentrata a difendere la cosiddetta "decenza", un termine quasi obsoleto, che non saprei nemmeno più definire, dato che nel corso degli anni ha completamente cambiato il suo campo semantico (rendendolo ancora più difficile da difendere), quello che più mi colpisce è che non si dia la meritata attenzione ad un altro argomento, che è emerso violentemente da molte delle canzoni in gara.


I giovani italiani stanno gridando il loro disagio, in un mondo ancora gestito in maniera tradizionale, nel quale loro non si riconoscono, non trovano il loro posto. In molti si sentono sbagliati, non sanno cosa fare della propria vita. La depressione aleggia come un'ombra su di loro, ed anche se lo stanno denunciando a gran voce (soprattutto su TikTok e Instagram, i social più utilizzati dalla fascia sotto ai 30 anni), ho l'impressione che il focus degli "adulti" sia su altri aspetti della loro vita. 


I giovani hanno un'attenzione quasi maniacale nei confronti della loro stessa salute mentale, ne parlano di continuo, si sfogano, scrivono canzoni, producono podcast, TikTok, stories, provano a tirarsi su l'uno con l'altro. Vogliono sentirsi liberi, ma al tempo stesso hanno paura di essere giudicati, discriminati.


Tornando a Sanremo, penso che siamo giunti ad un punto dove la musica, ed anche gli outfit più o meno trasgressivi, dovrebbero passare in secondo piano, una volta che il vincitore è stato annunciato, per poi concentrarsi a guardare quello che trapela dal mondo dei più giovani attraverso la lente delle loro canzoni. Includere i giovani in questo festival, che fino a qualche anno fa faceva differenza tra i due mondi, quello dei "big", cantanti già affermati che lo utilizzavano come vetrina per mostrare la loro arte, e quello dei "giovani", che poteva rappresentare un trampolino di lancio per artisti sconosciuti, ha segnato anche un cambiamento di ruolo che non dobbiamo lasciar passare inosservato. 


Il festival è oggi più che mai una vetrina della nostra società, per via di quello che accade sul palco ovvio, ma anche per quello che accade dietro le quinte, ed ancora di più per il dibattito che genera nelle stanze della politica e tra la gente comune. Non fermiamoci alle apparenze, alle unghie lunghe di Rosa Chemical o alla rabbia (più o meno orchestrata) di Blanco: rendiamoci conto che per molti è un modo di esprimere il loro malessere, e che questo malessere é diffuso in gran parte della popolazione, soprattutto giovanile. A prescindere dal nostro genere musicale preferito, dovremmo tutti ascoltare cosa hanno da dirci.




3 October 2020

24 hours comics day 2020

 Starting today at 05:30 

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