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Quando mi sono svegliata ho visto che Kenneth non era nel letto. Si era alzato presto, ma spostandosi sul divano aveva acceso la tv per poi riaddormentarsi.
Ho dato un'occhiata veloce alla prima pagina del Corriere e sono andata in cucina a farmi un caffè. Anzi, ripensandoci mi va un cappuccino col latte di soya.
Fuori è ancora tutto imbiancato, la colonnina di mercurio appesa al davanzale segna un paio di gradi sotto lo zero, e ci sono poche automobili in giro. E nessun camion.
Pochi giorni fa hanno approvato il progetto per la nuova strada dall'altra parte del fiume.
questo significa che tra pochi anni il traffico si sposterà prevalentemente dall'altra parte, niente più camion di qua dal fiume.
Meglio, magari i cerbiatti si avvicineranno di più, che adesso raramente si allontanano dai margini della piccola foresta che si stende lungo la riva del fiume.
L'ipad sta suonando un concerto di Antony&the Johnsons, mi piace sentirlo parlare tra una canzone e l'altra. Adesso ad esempio parla di quanto non veda l'ora di morire, scomporsi in elementi e scivolare nel mare, sospinto dalle piogge. Mi piace assaporarne la sottile malinconia, me ne nutro.
La malinconia degli ultimi giorni d'inverno mi mette di buon umore, crazy, hum? I know. Gli ultimi giorni d'inverno, quell'estrema soffiata gelida con cui la fredda stagione ci saluta. Lo sento nella voce delle persone che se ne accorgono tutti. L'inverno se ne sta per andare. Quassù poi in maniera particolare, quando le giornate iniziano ad allungarsi è come se il cervello cambi marcia, ed inizi a rullare a pieni giri.
Io me ne accorgo dal fatto che quando mi metto in macchina per tornare a casa dopo lavoro è ancora giorno.
E magari ne ho scritto altre volte, ma non vuol dire che non abbia voglia di farlo ancora, ogni anno.
Mi piace vedere come ogni anno nuovi dettagli mi facciano notare che l'inverno se ne stia per andare.
Ho quasi finito il mio cappuccino alla soya. Il latte di mucca mi nausea in fretta. Antony canta ancora dall'iPad poggiato accanto al piano cottura.
Sabato mattina, se adesso mi sbrigo a farmi una doccia e vestirmi non troveremo tanta gente in Svezia, al Centro Commerciale. Poi farò brunch al Sushi bar, come ogni volta. Mi piace avere piccole abitudini, mini routine che mi fanno sentire che tutto va bene.
Anche Kenneth era di buon umore, ieri. Talmente buono che non mi pareva vero.
L'inverno passa, ogni volta. Bisogna solo aver pazienza, e magari correre sotto alla neve, che quando fa freddo, ma freddo davvero, non si scioglie sulla giacca, e basta una sgrullata per ritrovarsi asciutti.
Tra un po' vado a svegliarlo. Buon sabato, gente!
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