Questi sono tanti. Uno piú bello dell'altro.
Li incontrai per caso, in Germania. Ero partita senza tenda, senza niente. Ero partita per dimenticare.
Il Padre e il Putre a dire il vero, sull'aereo. Miagolavano. Mi dissero che era ok, che mi adottavano.
Venni accolta come in una famiglia, venni accolta senza domande. E dimenticai che avevo voglia di dormire mille anni.
C'è Banzo, che ha sempre un sorriso e un abbraccio pronti. C'è Manux, che ti fa riflettere a pensare. C'è Speedy, che ti riempie di buon umore solo a guardarlo. Alan, che ti fa sentire che adesso sei al sicuro, e nessuno può farti del male. E Dusk, che in piena notte ti parla di musica e sogni.
Poi c'è la Fra, coi suoi colori violenti ed i suoi spigoli affilati a prendere a calci il mondo. C'e la piccola e dolce Midian, con le alucce da pipistrello. E poi Vittorio, Alessandra, e tanti altri, senza contare chi si aggrega solo per una volta, chi si avvicina incuriosito dalla luce che emanano.
E dopo la festa, ognuno ritorna al suo cantuccio, chi di qua, chi di là, chi di sopra e chi di sotto. Qualcuno sta a Milano, qualcuno sta in Umbria, altri in Toscana ed altri ancora fuori dai confini. Bello però sapere che almeno una volta l'anno ci si rivede, e tutto è sempre proprio uguale a ieri, senza pretese, senza aspettative troppo grandi per essere realizzate, ma giusto quel pizzico di pepe che fa venire voglia di rivedersi di nuovo. Ogni anno di nuovo.
Buone feste, carissimi - ovunque voi siate!
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