Alex è un gioiello.
Pure se sputa il fuoco, e prepara il gelato per i cannibali.
Quella notte, lui c'era. Quella notte quando mi sentivo abbandonata, lui c'era a portarmi a Roma, per non farmi pensare.
E a tenermi in piedi quando avevo bevuto troppo, lui c'era.
Senza chiedere nulla, quando lo chiamo spunta fuori all'improvviso, quando gli parlo mi sorride.
Tutti ci scherzano, perchè il ruolo che gli è stato assegnato è quello di far ridere, ma io lo so che non è solo battute e risate, ma molto di più. Alex è un mondo, una filosofia che vola bassa, che non ha voglia di raggiungere vette altissime, ma che ti fa aprire gli occhi sulla vita di ogni giorno.
Alex mette la maschera da duro, ma io lo so che in fondo è solo tenero come un orsacchiotto. Anche se ti arriva con la sua grossa moto, tatuato e barbone. E con la maglietta coi teschi sopra.
Alex è l'amichetto mio, e guai a chi me lo tocca!
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