Questa volta vi racconterò una favola. Quella di due ragazzine che si guardano con indifferenza, e forse anche di traverso, per un po', e che all'improvviso si trovano a condividere emozioni struggenti.
Senza volerlo, senza aspettarselo.
Un altro scherzo del destino. Quello che ci unì all'inizio fu il silenzio. I lunghi pomeriggi estivi passati a guidare il motorino sgangherato su per le colline ternane, senza scambiare una parola, solo ascoltando il fruscio del vento e guardando al sole che compiva il suo corso.
Poi, altrettanto inaspettato, quell'affetto, quel sentimento di completezza, di complicità. Quella sensazione di non aver bisogno di parole inutili per comprendersi, ma che bastava un colpo d'occhio o un sorriso accennato.
Le lunghe giornate a leggere davanti alla cascata, i pomeriggi di Pesaro, la cassetta consumata per gli innumerevoli ascolti, le fughe impulsive in giro per il paese, sapendo che il mondo ci apparteneva, e che solo a volerlo ci saremmo prese tutto, e nulla ci avrebbe potuto fermare.
Ancora oggi ci fermiamo a ridere del mondo, che così indaffarato continua a girare in tondo, mentre noi sì che abbiamo capito tutto hehe..
Un'altra dichiarazione d'amore, questa. per una persona speciale. E fortunati quelli che riescono a fermarsi dal turbinio della vita di ogni giorno e ricevono il privilegio di accorgersene.
Nadia è un gioiello di quelli rari.
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