23 December 2011

22 Dicembre - Quelli che hanno provato, fallendo, a tenermi per mano

Prima di Kenneth avevo gli occhi grandi.

Credevo che l'amore fosse una specie di predestinazione. Credevo che prima o poi avrei trovato la mia anima gemella, credevo che in qualche maniera ci fosse solo una persona per ognuno.

Piano piano, nel corso degli anni, ho decostruito questo mio ideale dell'amore perfetto, grazie a tutti i tentativi sbagliati.

Ogni volta credevo fosse quella giusta. Ogni volta iniziavo con grossi sogni, e mi ritrovavo a leccarmi le ferite. O a dover chiedere scusa.

C'era quello che mi veniva a prendere con la vespa, che ogni volta che sentivo lo smarmittare sobbalzavo. C'era quello che mi piaceva solo perchè mi trattava come una principessa - ma io stavo insieme con la moto, non con lui.

C'era quello che suonava il basso, e ci ritrovavamo a parlare di Pink Floyd, Nirvana ed a guardare le stelle. Poi c'era quello di milano, che stavamo insieme solo quando scendeva a trovare i nonni, ma che per il resto dell'anno non ci telefonavamo neanche.

Poi c'era Dark. Quello che per un po' ho creduto fossimo predestinati davvero, che si combatteva per stare insieme, che crescevamo insieme. Che andammo in giro per il mondo insieme, e la prima volta in Norvegia eravamo vicini come fratelli. Ci volevamo bene con Dark, come due bambini.

C'era il poliziotto, che mentre ci tenevamo per mano iniziavamo a ridere, perchè eravamo amici ed era strano provare a stare insieme, quasi ridicolo. E che alla fine mi lasciò per la sua ex, e che in fondo non me ne fregava nulla, perchè eravamo amici e stare insieme era stupido.

Poi ce n'era un altro. Quello malo. Quello che ha distrutto tutti i miei sogni, magari senza nemmeno farlo apposta. Quello che non si rendeva conto del male che mi faceva, giorno dopo giorno. Quello che la vigilia di Natale, dopo il mio turno al cocktail bar tornavo a casa e dalla finestra buia vedevo solo il gatto a darmi il benvenuto, seduto sul davanzale accanto al mio alberello lampeggiante di 30 cm, perchè lui era andato via. Quello che mi addormentavo piangendo e mi svegliavo con gli occhi gonfi.

Quello che ancora adesso, dopo tanti anni, è come un coltello conficcato nel cuore, e che non riesco a perdonargli nulla. Quello che il mio sorriso lo ha fatto a pezzi, perchè lui non lo sa davvero che vuol dire amare. Perchè nessuno glielo ha insegnato. Quello che qualche volta ancora mi scrive e io ogni volta finisco per dirgli: non voglio averti nella mia vita. Nemmeno da lontano. Per fortuna è solo uno.

Tutti gli altri che hanno transitato hanno lasciato solo ricordi dolci. Quando penso a loro mi rivedo ragazzina col batticuore, a farmi la piastra come la figlia di Fiorello e sperimentare coll'eyeliner (adesso sono un master). Bei ricordi mi avete lasciato. Spero che abbiate perdonato tutti i miei capricci e le mie gelosie stupide. Spero che in fondo al cuore abbiate un sorriso attaccato al mio nome, come io ne ho uno per voi.

Buon Natale.

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