10 December 2011

8. Dicembre - Fabrizio

Perchè una volta i sogni ci sembravano a portata di mano.
Io, te, una chitarra, una birra, un quadernaccio di poesie..

La notte era amica, il buio sussurrava le parole.
Dietro alla chiesa, sulle panchine sgangherate passavamo le serate di un'estate così perfetta e lontana che a stento sembra essere accaduta davvero.

Che mi sento privilegiata a sapere che invece eravamo davvero lì, io e te, e se c'era qualcun altro non me lo ricordo, perchè sentivo solo la tua voce, la chitarra..

Solo chi ha passato le notti d'estate seduto a guardare le stelle, parlare di poeti maledetti, imitarli per gioco e vedere che invece, come per magia, le parole venivano fuori davvero, ed il quadernaccio si riempiva di sensazioni, notte dopo notte, e quei momenti si stampavano nitidi, nonostante l'alcool e lo stordimento della brezza notturna...

Passare il giorno in un mondo inesistente, con tutti i suoi contorti labirinti, ed aspettare la sera, quel passaggio segreto attraverso il quale eravamo dall'altra parte, in quel mondo dove eravamo infine liberi di seguire i nostri pensieri, i nostri percorsi....

Era una vita fa, un'estate lontana, ma sapere di esserci stata mi fa ancora sentire viva...grazie..

Merry Xmass Sky :)

2 comments:

Asha Sysley said...

E la cosa più meravigliosa ... E' che noi l'abbiamo vissuto ...

VARGIE said...

So´ fortune, Saré - la maggiornaza degli altri sopravvivono!