31 December 2012

Bye bye 2012! Benvenuto 2013!

Quando arriva il 31 dicembre viene spontaneo fare il riassunto dell'anno passato, focalizzandosi su ciò che di positivo o negativo è accaduto.

Devo dire che di cose negative, per fortuna ce ne sono state pochissime, al lavoro va tutto bene, anche se forse lavoro un po' troppo, ho incontrato nuove, fantastiche persone e gli Amici (quelli con la A maiuscola) che avevo da prima sono ancora lì, e di questi tempi è una fortuna.

Credo che soltanto una persona si sia persa per strada, ma evidentemente è questo ciò che desidera. In fondo non credo che le strade delle persone si incrocino o allontanino per caso, credo davvero che i nostri rapporti interpersonali siano scanditi da quelli che sono i nostri desideri.

Per quando riguarda l'amore, bhe ho sposato la persona che più amo e che più mi ama al mondo, forse dopo mia madre, e non è da tutti. In tanti stanno insieme basandosi su presupposti malati, per riconoscenza, oppure perchè si sentono venerati dal compagno, inferiore, e per questo nutrono il proprio enorme ego. Altri stanno insieme per abitudine, pigrizia o perchè hanno paura di stare da soli.

19 maggio 2012

Io, invece sono felice. Stiamo già facendo progetti per il nuovo anno, rinnovare la cucina, anche se in realtà non serve, dato che è perfettamente funzionale, ma l'idea di fare qualcosa insieme, dipingere le pareti, disegnare la disposizione dei mobili, sfogliare i cataloghi degli elettrodomestici, riordinare tutte le macchine da cucina che abbiamo. Sì perchè entrambi amiamo cucinare, ed invitare amici e familiari per cenette fantasiose è una priorità. 

Primo punto nella lista di cose da fare nel 2013: sistemare la cucina ed invitare ancora più gente a casa. La prima serata è già prenotata, primo weekend di Gennaio. *HAPPY*

Secondo punto: dopo il 2 gennaio, quando riaprono gli impianti, ricomincerò ad andare a sciare. Negli ultimi anni sono prevalentemente andata a fare passeggiate nei boschi innevati, ed ho usato slittini improvvisati per rotolarmi nella neve. Adoro la neve, bianca e soffice. Adoro quando la mattina esco di casa prestissimo per andare a lavoro, e sono la prima a calpestare la bianca, morbida coltre che si stende fuori della porta di casa. Dopo qualche mese di indagini ho finalmente trovato un impianto che non è troppo lontano da qui, e che ha anche delle piste facili. Non vedo l'ora! Quanto amo salire sulla cima della montagna e guardare i fantastici paesaggi candidi, e poi buttarmi giù, col vento gelido che taglia le guance, tutte rosa dal freddo, frenare, accelerare. Buttarmi per terra quando sono affannata e stare a braccia e gambe aperte a guardare il cielo e le nuvole che si muovo rapide. Qua le nuvole sono basse e rapide come quelle dei subsonica, e mi piace stare a guardarle.

Terzo punto: street photography! Ho già visto in negozio la lente che comprerò il mese prossimo, una bella 85mm con una f di 1.4 - bellabellabella - e via! Ritratti improvvisati per strada a go-go! In fondo il mio insegnante di fotografia mi ha detto di continuare su quella via, dato che ho un talento naturale per cogliere l'attimo - THNX master - e per fortuna che me lo ha fatto notare, altrimenti non lo avrei neanche considerato come opzione.

Quarto punto: disegnare di più, e magari provare a pubblicare qualcosa. Qualcuno una volta mi disse, non senza un pizzico di invidia, che io ho la facoltà di realizzare qualunque cosa io desideri, nel momento in cui mi impegni a fondo. Il mio problema è la costanza, mi annoio troppo presto (che sia sintomo di una blanda ADHD?). Bhe, proviamo!

Mmmhh, per essere fuori allenamento sono soddisfatta!


Quindi, con questo auguro a tutti un ottimo e grasso 2013!! Un bacione a quelli che se lo meritano, un abbraccio a chi ne ha bisogno e un vaffanculo a chi non merita proprio niente, a chi non sa apprezzare quello che di buono la vita riserva loro. Fuggire non aiuta, ma riconoscere i propri errori e magari provare a sistemarli, in qualche modo.

P.s. quest'ultimo punto non include me. Da quest'anno ho deciso di non dare ulteriori chances a chi ne ha sprecate già troppe.

Bye bye - vi ho chiuso nel 2012 e non tornerete mai più nella mia vita!



15 December 2012

Pagina 3. Le foto di Natale.

Come da tradizione anche quest'anno abbiamo provato a fare delle foto natalizie. La mia modella preferita era a finalmente di nuovo a disposizione dopo la seconda gravidanza (ha partorito un paio di mesi fa) e non vedeva lìora di sperimentare qualcosa di nuovo. Avevo anche degli abiti che Mad Red mi aveva prestato qualche tempo fa, ed un doppio set di lampadine colorate. Quindi non ci serviva null'altro. Kenneth è sempre bendisposto quando si tratta di aiutarmi a sistemare le modelle e trovare pose originali e soluzioni creative, quindi ieri sera, dopo le 21:00, siamo andati a casa di Susan, abbiamo appeso la carta nera alla parete e ci siamo dati da fare.
Backstage: Kenneth mentre sistema le lampadine.
Susan è tutto tranne che timida. Iniziamo con i vestiti addosso, terminiamo con il perizoma. Non mi pareva il caso di esagerare, in fondo è sempre una sessione di foto natalizie, non porno, ma un po' estreme. Un po' di pelle nuda, che sarà mai!

Adoro fare foto agli animali, ma dato che uno si deve attrezzare un po' più professionalmente, per adesso mi accontento di fotografare modelle, ed in fondo mi piace fare i ritratti. Al corso di fotografia l'insegnante mi ha fatto un sacco di complimenti per le street photos, ed in effetti trovo molto interessante immortalare gente qulunque che ti passa davanti per strada. Però i ritratti mi piacciono di più. Sarà che per la street photography bisogna uscire, andare in giro, essere fortunati al punto che stai puntando lo sguardo proprio lì dove sta accadendo qualcosa di speciale. I ritratti invece li crei su misura.

Magari sono soltanto pigra. Diciamo che per il nuovo anno mi impegnerò a lavorare sulla street photography, prometto. C'è un fascino speciale dietro ad una foto fatta per strada ad un passante. Il fascino dell'attimo che fugge, dell'istante che non torna. So bene che una foto session fatta in studio può magari ripetersi all'indomani ed ottenere foto quasi uguali. Non del tutto, certo che no; le espressioni delle modelle sono spontanee, ed un pizzico di fortuna ci vuole anche lì.

Negli ultimi tempi ci si improvvisa tutti fotografi. In fondo all'inizio lo ho fatto anche io. Iniziò perchè quando andavo ai concerti, e mi si chiedeva di scrivere una recensione, dovevo sempre portarmi dietro un fotografo, o elemosinare foto da qualcuno. Un giorno, semplicemente, dissi basta, e mi comprai una reflex. Di lì scattò la scintilla che mi portò sulla strada della passione per la fotografia. In realtà avrei desiderato essere regista, raccontare storie. Per adesso, con la fotografia, racconto istanti.

L'ultima volta che feci foto per strada è stato un paio di mesi fa, in ottobre, a Oslo. Quelle foto nemmeno le ho guardate ancora. Come se tutte le altre foto fossero così infinitamente importanti. A volte è così, quando dai la parola a qualcuno, mica puoi farli aspettare troppo. Le foto di Oslo sono solo mie, e per questo possono aspettare che io abbia tempo per guardarle alla ricerca di tesori nascosti.

Domani metto online le foto di Natale 2012. Ce la fate ad aspettare, no?

8 December 2012

Pagina 2. Io e i miei sbagli.

Io sbaglio.

Lo faccio di continuo, ed a volte accade perchè, come accennavo qualche giorno fa, ho un carattere del cavolo. A volte lo faccio senza accorgermene, anzi, magari pensavo anche di fare la cosa giusta.

A volte accade perchè penso fin troppo a quello che devo fare o dire. A volte perchè non ci penso affatto. Quello che è peggio è quando, alle volte, come si dice: vedo rosso. E non è soltanto un modo di dire, mi si annebbia davvero la vista, sarà perchè mi sale la pressione. Qua mi dicono che ho "temperamento". E ridono, perchè sono italiana, ed è normale che mi incazzi.

Però quella notte in cui all'improvviso, come risposta ad un commento da me ritenuto eccessivo scritto (su facebook) da quella ragazza un po' troppo piena di sè, ho semplicemente parcheggiato la macchina proprio lì dove era, e le ho chiesto di seguirmi, che dovevamo parlare, cavolo se è sbiancata.

Lo so che non si fa, spaventare la gente, ma non è che lo faccio apposta. Semplicemente, accade che vedo tutto rosso.

A volte rispondo alle mail, e sarebbe meglio non farlo affatto. A volte decido di non rispondere, che si sta più tranquilli senza. Alcuni poi, nemmeno se lo meritano che io risponda.

Devo dire che non mi sono mai fermata a riflettere su tutte le stupidaggini che faccio, quotidianamente. Mi colgo di continuo a parlare troppo, a pensare che forse era meglio non dire esattamente quello che penso, ma magari camuffare le mie emozioni sotto un sorriso accennato ed un silenzio enigmatico. Oppure dire che non lo so, che non ho un'opinione a riguardo.

Io. Che di libero pensiero ne ho fatto la mia bandiera. Che faccio sempre come mi pare, no matter what.

Si dice che sbagliando si impari. Per ora mi sembra solo di imparare a sbagliare. Sono sempre più brava.

Però devo dire che non capisco chi giudica, soprattutto senza sapere, senza avere la più pallida idea. Basandosi su pochi fatti, ed un paio di pettegolezzi. La verità è che non si conosce mai nessuno a sufficienza, perciò mi chiedo perchè giudicare. Bisognerebbe sempre lasciare un margine di dubbio alle nostre opinioni, magari parlarne, e magari correggersi, anche. Perchè non volersi migliorare, in fondo?

Qualcuno mi parla dell'orgoglio. Qualcuno una volta mi disse: è un bene essere orgogliosi di quello che si è, ma non lasciare che sia l'orgoglio a decidere per te. Io purtroppo non dimentico mai. Sarà che il mio orgoglio ha una memoria di ferro. Sarà che a volte guardo la gente dall'alto in basso, vedendo chiaramente le loro debolezze. Mi sento come una specie di Cassandra sfigata, che invece di predirre il futuro (e le tragedie) vede le debolezze della gente, e se ne accenna si sente solo mandare affanculo.

Chissà perchè, in fondo siamo consapevoli delle nostre debolezze, ma se qualcuno ce le fa notare ce la prendiamo. A morte. Dovrei imparare a non guardarle, queste debolezze, e farmi i fatti miei. Tutti noi siamo gelosi delle nostre debolezze, guai a toccarle, guai a parlarne. GUAI a chi pensa di poterci consigliare per il meglio, quando si parla delle nostre debolezze.

Ok, io sbaglio di continuo. A volte mi chiedo se la mia intelligenza emotiva sia in effetti sottosviluppata. A volte mi fermo prima di parlare, per paura di dire la cosa sbagliata, e ci scommetterei la testa, che la cosa sbagliata è esattamente la prima che mi sarebbe sfuggita di bocca. Meglio il silenzio, a volte.

Spesso mi sento noiosa. Mi guardo dal di fuori, e mi rendo conto che, tranne quando ho bevuto troppo e sono perciò piena di abbracci&baci&coccole&pagliacciate per tutti, in fondo ce ne sono poche di persone che hanno voglia di parlare con me. Ho spesso - ancora una volta - la sensazione che alcuni siano intimiditi da me, e questo viene sicuramente dal fatto che - come accennato sopra - guardo la gente dall'alto in basso, come se non avessero valore per me.

Ed in parte è anche vero.

Non che gli altri non siano importanti, ci mancherebbe. Solo che mi piace sentirmi sicura di me, e questo vuol dire non lasciare che nessuno si avvicini più di tanto, We're wonderful folks
But don't get too close to me 'Cause you might knock me up, perciò non rischio di rimanerci male, di incazzarmi, di ritrovarmi ad alzare la voce, a vedere rosso.

Alcuni invece hanno uno speciale potere su di me. Sento che sono affascinata da loro, e per questo lascio che loro facciano quello che vogliono di me. Divento come un'ombra, una bodyguard, come un filo d'erba che si muove a seconda delle voglie della brezza estiva dispettosa. Anche qui sbaglio, perchè prima o poi arriva il giorno in cui quella bestia enorme e fiammeggiante che si chiama appunto orgoglio non ne vuole più sapere di dormire, e si sveglia con un boato da terremoto negli inferi, facendo a brandelli tutto quello che incontra, me inclusa. Alla fine non ne rimane nulla.

A volte incontro persone che mi ammirano, e non so bene nemmeno io per cosa, e la cosa peggiore è che non so mai cosa rispondere. Io non so come accettare un complimento. Mi limito a rispondere che I know, come Han Solo. Solo che lui era Han Solo sulla bella Millennium Falcon, mentre io sono solo una riccioluta idiota.

No, volevo concludere dicendo che non sono di pessimo umore, anzi tutt'altro. Non ho smesso di pensare che sono una grande, tutt'altro. Avere una visione chiara dei propri sbagli è illuminante. A correggerli ci si prova, anche se non sempre ci si riesce. Anzi, quasi mai. Però, però.... Buona notte!

5 December 2012

Pagina 1. Ancora dicembre.

Di nuovo.

L'anno scorso avevo provato a scrivere un calendario, dedicando ogni giorno a qualcuno di importante nella mia vita.

Devo dire che le reazioni erano state le più disparate, passando dalla commozione alla rabbia, al fraintendimento più totale. Per settimane mi sono chiesta se fare il bis nel 2012, oppure fregarmene e mandare un sms come fanno tutti (quasi) gli altri. No, non scrivere nulla non sarebbe stato da me. Dedicare ogni giorno a qualcuno sarebbe forse stato un po' ripetersi. E poi, sì: la prospettiva di ulteriori acidità di stomaco postume non era proprio allettante.

Che fare quindi? Ovviamente: scrivere qualcosa. Scrivere ogni giorno è un po' troppo, però, e magari diventa noioso anche per voi (pochi) che leggete.

Non prometto niente, così non ci sono aspettative deluse, nè da parte vostra, nè tantomeno dalla mia. Ma in qualche modo vorrei dedicarvi qualcosa.
Eccomi perciò qua a scrivere la prima paginetta del blog di Natale. Non che mi interessi più di tanto del Natale, sia chiaro.

(continua sotto la foto).
Anna e la sua tazza di gløgg rovente, mentre introno siamo a -10

Sono saltata fuori dalla religione cristiana tanti e tanti anni fa, e non me ne sono mai pentita neppure per un attimo. Pensare ad un'entità immanente, che da qualche parte plasma mondi ed esseri viventi mi fa sorridere, sarebbe un po' come pensare ad un vecchietto che arriva su una slitta volante con un miliardo di doni e delle renne supersoniche. Solo che almeno nel suo caso, c'è una spiegazione alla produzione di incredibili quantitativi di giocattoli, mentre iterativamente potrei stare qui a chiedermi: chi ha creato il mondo? E chi ha creato chi ha creato il mondo? E quest'altro poi, chi lo ha creato?

E così all'infinito. Ho rispetto per tutti quelli che ne hanno bisogno, sia chiaro. Ho rispetto per coloro i quali hanno terrore di pensare che dopo la vita non ci sia nulla, se non eterno riposo in cappotti di legno, magari quando sentirò che la fine si avvicina inizierò a crederci pure io. Per ora non mi serve. Così come non ho mai sentito che mi servisse fumare per essere figa. Io ero figa, anzi lo sono tuttora.

Il Natale in se' poi, racchiude ciò che di peggio possono creare gli uomini, a partire dalla pietosa cerimonia dei regali. Siamo costretti ad andare in giro a rincorrere pacchetti che chi riceve non desidera, nè userà mai. Ci rimpinziamo di cibo, panettoni, cioccolata fino a scoppiare, mentre la nostra società consumista si frega le mani, anche se secondo le previsioni quest'anno si prevede un calo del 3%.

Per me i regali dovrebbero riceverli solo i bambini, magari soprattutto quelli più sfortunati. Magari anche tutto l'anno, dovrebbero ricevere regali. Magari ricordarsi di fare qualcosa anche a gennaio, febbraio e così via sarebbe meglio. E per tutti questi che si dicono cristiani per paura dell'ignoto, dovreste fare del bene tutto l'anno, invece di limitarvi a scambiare regali a Natale.

Vabbhe che non sto qui a giudicare nessuno, io eh. Non che io sia la persona migliore del mondo, e quello che faccio e devolgo (se lo faccio o devolgo) me lo tengo per me. Poi, naturalmente tutti si sentono citati in prima persona, perciò lo sottolineo ancora una volta: non mi rivolgo a nessuno in particolare.

In fondo Dicembre mi piace.

Le giornate sono brevi e le stelle tremano a lungo, l'anno sta per finire e ci si ferma sempre a tirare delle conclusioni, anche se poi non è accaduto nulla di fantastico.

Per me quest'anno qualcosa è accaduto. Per chi non lo sapesse mi sono sposata col vichingo. Non è che lo chiami vichingo perchè sono tanto metallara, e mi interesso di cultura e mitologia nordica perchè va così di moda. In fondo la cultura nordica è molto differente da quella che si crede in Italia, ed il freddo glaciale non è così terribile, anche se stiamo a 20 gradi sottozero. Il corpo reagisce in maniera particolare, chi non lo ha mai provato non può immaginarselo.

Kenneth vichingo lo sarebbe stato, se i vichinghi esistessero ancora. Essere vichinghi non significa avere i capelli lunghi e magari la barba. E non significa nemmeno suonare in una band metal, e fare i buffoni davanti a quattro zoccole che si ubiracano. Non solo non sei un vichingo, non sei nemmeno figo, nemmeno speciale. In tutto il mondo ce ne sono di coglioni come te. Anzi tagliate sti capelli che me pari un drogato (cit.).

Un'altra novità portata dal 2012 è la mia nuova posizione lavorativa, che di certo non vi interessa, ma che mi ha portata ad una ulteriore consapevolezza e fiducia nelle mie capacità. Sembrerà un po' cocky, ma io choosy non lo sono mai stata, ho fatto davvero la gavetta, e piano piano, con perseveranza mi sono arrampicata, partendo da zero un milione di volte. Non che la scalata sia terminata, ma il 2012 si chiude per me con un sorriso soddisfatto.

Ed adesso aspetto il natale, senza aspettarmi nulla di speciale.

Ho deciso di non aspettarmi nulla dal natale quella volta che la sera della vigilia tornai a casa dopo aver lavorato fino a tarda notte, ed ad attendermi non c'era nessuno. Magari me lo meritavo pure, in fondo ho o non ho un bel carattere di merda? Ricordo che parcheggiai la macchina, e rivolsi lo sguardo al piccolo albero di natale di plastica, le luci accese sul davanzale della finestra della cucina. Vicino all'albero, il mio gatto seduto. Ricordo che erano l'uno accanto all'altro, e le luci intermittenti si riflettevano sul pelo bianco. Ricordo che il gatto mi guardava, aspettava la cena. Lui se ne fregava fosse natale, ed io stupida a stare male per via delle mille aspettative deluse, per la sorpresa che sotto l'albero non aveva proprio voluto esserci. Di quella sera non ricordo null'altro. Meglio così, in fondo non ne vale la pena. Mi sarò addormentata abbracciando il gatto e piangendo, sicuramente. Giuro che non me lo ricordo.

Adesso però ho fatto pace col natale. Adesso faccio il conto alla rovescia, perchè ogni giorno mi metto da parte in una scodella un pezzo di cioccolata (Kenneth mi compra il calendario dell'avvento della Kinder, ogni anno), e so che la sera del 24 dicembre mi scofanerò il tutto, e magari oltre allo shock da troppa cioccolata mi verrà anche la diarrea. Tuttavia sono di buon umore. Magari quella sera nevicherà, perciò la mattina dopo mi metterò la tuta da sci ed andrò a rotolarmi nel bosco, sulla pista da BMX con la slitta. Tanto quando c'è la neve torniamo tutti bambini, in qualche modo. In fondo, molto tempo fa ho smesso di interessarmi a quello che gli altri pensano, e da allora va molto meglio. Specialmente con me stessa.

Quest'anno ho pure vinto un buono acquisto di quasi un centinaio di euri, pensa un po' che culo (sto sorridendo, non sono ironica!). Poi non vedo l'ora di passare delle serate pigre con Kenneth, abbiamo già pianificato alcune film-maratone, che ci piacciono tanto, ed oltre la frontiera ho trovato anche panettone, pandoro, Ferrero Rocher e Mon Chèri, quindi non mi manca altro che fare il conto alla rovescia. A dire il vero noi iniziamo le serate natalizie la settimana prossima, in modo che il natale duri quasi tutto il mese. È per questo che non vedo l'ora sia dicembre.

E a tutti quelli che non si riescono a godere di nulla, perchè (proprio come me quel lontano natale del gatto) si pongono delle aspettative assurdamente alte, e sono quindi condannati ad essere delusi, oppure semplicemente si sforzano di trovare la merda anche nel cuore della cioccolata più buona, dico solo: e fatela finita! Iniziate a sorridere, ma davvero cazzo!

Ci sentiamo presto, buona serata!