7 March 2012

Ciao, Baffo..

Nevica di nuovo. Nevica che tutto si é fatto bianco e a momenti nemmeno me ne accorgevo.

Me lo ricordo come fosse solo qualche giorno fa, il mio primo concerto al Frontiera. Metá anni ´90. Noi che prendevamo una cifra di autobus per arrivare fuori al raccordo, e poi per tornare ci si arrangiava.

Poi il Frontiera lo trasformarono in ristorante, roba da non crederci. Almeno, noi non ci volevamo credere, che le tagliatelle fossero più importanti del metal. Perchè noi eravamo dalla tua parte, Baffo. Non erano importanti i soldi, ma i sogni.

Per te il metal era un sogno. Un modo per esprimere la tua libertà, quella che ti faceva sembrare un ragazzino pure se avevi 50 anni. Il tuo percorso lo hai percorso con fatica, e questo ti fa ancora più onore.

Non hai mai mollato, fino alla fine.

Stasera guarderò la neve cadere e brinderò a te. Fonte inesauribile di ispirazione, sarai sempre nel mio cuore.