14 April 2013

Quello strano odore.

Accadeva già da qualche settimana.

Ogni mattina, uscendo di casa, mi ritrovo sorpresa ad annusare l'aria.

Eppure fino a pochi giorni prima non era affatto così. Quando vestita a strati, le calze di lana, i guanti spessi, il cappello calato quasi fino al naso facevo di corsa il cortile verso il garage, strisciando i piedi ad ogni passo, per essere sicura che le scarpe imbottite facessero bene presa sulla neve, senza ritrovarmi improvvisamente a calpestare una lastra di ghiaccio e scivolare maldestramente, solo pochi giorni prima non c'era questo strano odore.

Adesso invece che inzia a fare meno freddo, ed il termometro si ferma sempre più spesso sopra lo zero, questo odore è qui ogni giorno. Il tempo è bello, però, il sole sorge un po' più presto e tramonta sempre più tardi. E questo strano odore pungente non se ne va.

Sembra quasi odore di carcassa. Una carcassa che ha appena iniziato a putrefarsi. O forse un sacco nero di spazzatura che le gazze e i gabbiani hanno fatto a pezzi per tirarne fuori qualcosa da mangiare (in fondo siamo in un paese ricco, e si butta via molto cibo ancora commestibile).

Qualche giorno fa, quasi nauseata, mi sono anche avvicinata al container dei rifiuti, per provare ad annusare se quell'odore terribile provenisse da lì, ma no, non era ancora più pungente nel container, che d'altra parte era quasi vuoto (sì, bhe un'occhiata la ho buttata, tanto per rassicurarmi che non ci fosse un cane morto lì dentro, o qualcos'altro).

In fondo proprio dall'altra parte della strada, andando a fare due passi qulche mese fa avevamo trovato un capriolo morto, che probabilmente qualcuno aveva investito, e che dopo solo pochi minuti era sparito a bordo di un furgoncino spuntato improvvisamente dal nulla.
Neanche tra i cespugli spogli c'è nulla, altrimenti lo avremmo visto, ed i corvi ci si sarebbero avventati, che adesso è periodo di farsi grassi per prepararsi a fare i pulcini. Li vedo, loro e le gazze, che fanno avanti ed indietro con i rami secchi per rinfoltire il nido prima che la primavera esploda tutta verde.

Divento pazza a non capire da cosa venga.

Non è che il contadino ha spruzzato i suoi campi col concime? chiedo a Kenneth, ma nemmeno lui ha visto nulla. Ricordo che un paio di settimane fa il contadino era passato col trattore, mi piace guardarlo mentre fa avanti ed indietro un milione di volte, disegnando quei solchi che iniziano in un angolo su a destra e finiscono in fondo a sinistra. Ma col concime non si è visto. Inoltre la terra è ancora un po' dura, dato che gli strati sottostanti sono ancora congelati, ed il concime non penetrerebbe in profondità.

Ma allora, che diavolo è questo odore?

- Misunderstandings -
Sabato pomeriggio poi ero in città, insieme alla bella Christina. Tirava un vento affilato come lame di coltello, ed avevo un mal di testa tremendo, che pensavo di dovermi fermare a vomitare. Però era rilassante passeggiare per la città vecchia con Christina.

Tuttavia, anche lì in città, proprio vicino alla cattedrale, che si erge maestosa al cento di un piccolo parco, che d'inverno è punteggiato soltanto da un mazzo di alberi intirizziti e spogli, di nuovo quella puzza assurda, come se tutta la città fosse stata innaffiata da un liquido putrescente ed invisibile. E pensare che non ha piovuto per mesi.

E lei, con la risata cristallina di una bambina piccola, mi fa: "lo senti anche tu, l'odore della Primavera?"

La guardo come una deficiente. Non dovrebbe, la primavera odorare di fiori?
Lei socchiude gli occhi mentre sorride. Non in Norvegia, mi dice. Sotto la neve, congelato per mesi e mesi, c'è tutto un mondo. Un mondo che bhe, in autunno si è seccato ed è poi morto, pensa soltanto a quanta erba, quante foglie marce sono sotto la neve. E per mesi marciscono senza poter rilasciare i gas della putrefazione nell'aria. Fino alla primavera, quando la neve si scioglie ed i gas si possono finalmente liberare tutt'intorno.

Quindi quello strano odore di morte è in realtà odore della rinascita, a seconda dei punti di vista. Che paradosso.

___

Da ieri piove a dirotto.

Piove così tanto che è difficile vedere la foresta che si stende oltre al campo del contadino, come se una fitta nebbia si fosse stabilita proprio lì davanti.

Uscendo di casa stamattina sono rimasta sorpresa nel constatare che l'odore terribile è sparito da un giorno all'altro. La pioggia ha lavato la terra, ha portato con sè sotto terra i gas che aleggiavano nell'aria, e quella strana atmosfera lychiana se ne è andata anche lei. Adesso siamo pronti a dare un benvenuto vero e proprio alla primavera. Però un po' già mi manca, l'odore. Quella sensazione di sottile irrequietezza, ed insieme di eccitazione per l'imminente ritorno della luce del sole dopo i mesi bui d'inverno. Dalla morte alla vita in un battere d'occhi.

Disturbo bipolare primaverile.

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