12 January 2014

Gennaio, ovvero: chi ben comincia...

Eh già, chi ben comincia.

Ma vogliamo invece parlare di chi comincia male? Di chi già ha brindato esclamando "buon anno un cazzo", e continua senza sosta nè vergogna a spalarsi merda addosso da solo?

Vogliamo analizzare di chi sia in realtà la colpa? Di coloro che sostengono ed alimentano queste inesauribili sorgenti di negatività, indirizzando ulteriori invettive degne della sacra inquisizione contro alcuni personaggi maligni, colpevoli a loro volta di aver dato origine alla negatività, o di chi questo karma avvelenato se lo porta dentro quasi fosse un cancro, e ne semina le spòre velenose in giro?

Respira, riempi i tuoi polmoni, trattieni il fiato. Trattieni ancora un po', e poi espira, mandando tutta l'aria che hai dentro fuori dalla bocca e dal naso, e lascia che il tuo respiro catturi i pensieri negativi e li porti via con l'espirazione. Non funziona? Prova ancora ed ancora ed ancora. Poi mettiti addosso una tuta da ginnastica e vai a correre. Non hai una tuta da ginnastica, e magari neanche un paio di scarpe da ginnastica? Avrai qualcosa da metterti ed un paio di scarpe qualunque? Ecco, vèstiti e vatti a fare una passeggiata di una decina di km. Ti sembra tanto? Not my problem, se vuoi che qualcosa di nuovo riempia la tua mente, bhe allora non esiste cosa migliore da fare che mettere sotto sforzo il tuo corpo. Cammina allontanandosti da casa fino a quando non senti che non ce la fai a fare un altro passo, poi vòltati e vai verso casa. Mi maledirai, magari, ma assicuro che tornato a casa stanco e sudato ti sentirai un pochettinino meglio.

Alla fine poi questo non è un problema che condivido. Affatto. Solo che sono circondata da persone dal karma di merda, e ne sono satura. Andate affanculo, se non sapete come rialzarvi. Non abbottate i coglioni a chi invece, in qualche maniera ce la fa ad andare avanti. Anche perchè non è che sia sempre facile, eh! Mantenere l'equilibrio in questo mondo qua. Io non lo so come faccio ad andare avanti, a volte mi sento stanca, malinconica e sola anche io. Ma poi mi alzo, mi do' una stiracchiata e continuo.



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Non dimenticherò mai quella sera. Eravamo sedute al tavolo di pietra in giardino, avevo sedici anni. Guardavo la mia amica del cuore, sorella del mio amico del cuore, seduta con le mani abbandonate sulle cosce, lo sguardo fisso davanti a se', verso quella finestra aperta, la stanza piena di gente che facevano la fila per salutare quel corpo ancora un'ultima volta. Era estate, le cicale che cantavano monotone. Noi due in silenzio, che tanto non c'era nulla da dire. Poi all'improvviso ricordo che lei sospirò, si battè entrambe le mani sulle cosce, e si alzò, salutandomi ed andando a casa. L'espressione inequivocabile di una enorme forza d'animo, suo fratello era ancora caldo, nella sua stanza e lei che in qualche modo non si lasciava fermare dal dolore, ma faceva un grosso sospiro e continuava per la sua strada. Quando mi sento male penso a lei. Penso a quel sospiro, a quella pacca che si diede sulle gambe. Al gesto deciso con cui si alzò in piedi, prendendo in mano la sua vita e decidendo che sarebbe andata avanti comunque. Lei ogni volta mi dà forza. Non le ho mai detto quanto quel gesto mi sia stato d'esempio, per paura di risvegliare in lei dei sentimenti indesiderati, e magari lei neanche se lo ricorda, che lo fece in maniera così naturale da far quasi male.

Ecco. Che questi soggetti malinconici pensino a lei. Che facciano un grosso sospiro, si battano le mani sulle gambe, poi si alzino in piedi e proseguano per la propria strada. Che ripongano i ricordi negativi in fondo al cuore, perchè cancellarli purtroppo non si può, e vadano avanti. Che trovino un nuovo hobby, nuove amicizie, ma che la smettano si spargere in giro le loro lacrime, che in realtà non le vuole nessuno. nemmeno quelli che stanno lì a dire "poverinaaa", in realtà nemmeno loro. Nessuno.

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